SAGER svolge servizi ambientali con un approccio ingegneristico efficiente, che parte da un’analisi accurata delle condizioni iniziali, studia nei dettagli e pianifica con estrema cura i cambiamenti da attuare, valutando le risorse a disposizione, progetta soluzioni innovative in uno spirito di collaborazione con le comunità.
SAGER è una società aperta all’interazione e collaborazione con gli enti pubblici, le imprese e i cittadini, perché sa che il loro comportamento e le loro scelte hanno conseguenze decisive nella gestione dei rifiuti e dell’inquinamento.
Negli anni ’70, una teoria matematica nata per le previsioni meteorologiche, diede origine all’immagine del battito d’ali di una farfalla che avviene in una parte del mondo e produce effetti dall’altra parte del globo.
Quella metafora, ripresa dai sociologi che studiano la globalizzazione, ebbe fortuna.
Descrive due effetti interrelati del mondo moderno: un piccolo evento può provocare grandi e inaspettati risultati; un fatto che accade lontano può modellare quello che succede nel tuo territorio, a casa tua.
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La disciplina end of waste di cessazione della qualifica di rifiuto costituisce un tassello fondamentale per la Strategia nazionale per l’Economica Circolare (SEC), indispensabile per la valorizzazione dei rifiuti, consentendo al contempo una riduzione del consumo di risorse naturali e materie prime. La revisione del Regolamento end of waste dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione è stato uno dei temi cruciali della recente attività regolatoria del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), in considerazione dei benefici ambientali ed economici connessi al maggior incremento di recupero dei rifiuti inerti e conseguente riduzione del loro conferimento in discarica, concorrendo in tal modo al raggiungimento degli obiettivi europei di economia circolare al 2035.
Come indicato dalle Nazioni Unite nell’ambito della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), entro il 2030 dovremo conservare efficacemente almeno il 30% del Pianeta, sia a terra che a mare, oltre a restaurare habitat degradati e ridurre le pressioni umane sulla natura. La sfida di creare nuove aree protette ecologicamente connesse e di gestirle in maniera efficace è quindi avviata e non può che passare dalla condivisione dei dati più avanzati sulla distribuzione della biodiversità e sulle modalità più efficaci per conservarla e restaurarla. In questo contesto nasce il Convegno Nazionale “Protected Areas & Conservation”, con l’obiettivo di creare uno scambio di conoscenze e best practices sulla conservazione della biodiversità all’interno e all’esterno delle aree protette per contribuire a livello italiano agli obiettivi del Global Biodiversity Framework.
L'e vento è mirato a esplorare le novità legislative in ambito di diritto penale d'impresa con focus specifico sull’ambiente, nonché a esaminare le prospettive dell’assicurazione del rischio ambientale. Organizzato a Palazzo Giustiniani, l'incontro riunisce figure istituzionali di rilievo, professionisti esperti di settore e rappresentanti delle imprese italiane, interessati a trovare soluzioni pratiche e strumenti giuridici per gestire i cambiamenti normativi in materia ambientale. Un’occasione unica per approfondire le implicazioni delle nuove regolamentazioni e prepararsi a un futuro più sostenibile.
RaStEM -Rappresentazione Standardizzata degli Effetti di Mitigazione - è uno strumento web gis sviluppato da ISPRA con il duplice scopo di guidare i progettisti ad una rappresentazione chiara ed omogenea degli elementi significativi di un intervento di mitigazione del rischio idrogeologico e supportarli nella redazione di progetti coerenti con i criteri previsti dalla normativa vigente (DPCM 27/09/2021) per il loro finanziamento da parte del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
Il primo convegno dell'ISIN si pone in un momento storico nel quale il dibattito sulle politiche energetiche del Paese, e in particolare, sul possibile ritorno alla produzione di energia nucleare, è molto acceso: intende quindi costituire un momento di confronto e di riflessione aperto a tutte le componenti coinvolte.
La giornata vuole favorire un dialogo tra ricerca scientifica ed i fruitori/stakeholder della montagna, con altri enti italiani che operano nelle aree montane e con alcuni esponenti della società civile. Questo dialogo sarà articolato intorno alle tematiche di ricerca del Gruppo di Lavoro Montagne, riguardanti atmosfera, clima, biodiversità, criosfera, geosfera, idrosfera e medicina di montagna, dando inoltre spazio al progetto in collaborazione tra CNR e CAI " I Rifugi Sentinella del Clima e dell’Ambiente ".